Dalla guerra in Ucraina, l’Europa ha ridotto significativamente la dipendenza energetica dalla Russia, imponendo un blocco sulla maggior parte delle importazioni di petrolio. Alcuni Paesi, come Ungheria e Slovacchia, continuano però a ricevere petrolio tramite l’oleodotto Druzhba, mentre la Repubblica Ceca ha annunciato lo stop definitivo. Per il gas, Mosca vende ancora a Francia, Spagna, Belgio, Austria e Paesi Bassi, mentre ha spostato gran parte delle esportazioni verso India, Cina e Turchia. La transizione energetica europea resta quindi un processo graduale che richiede tempo e investimenti.
Traduzione LIS: Ambra De Caro